Dall’innamoramento all’instaurarsi della dipendenza affettiva
Nelle prime fasi dell’innamoramento, gli individui provano dei sintomi fisici, quali il battito cardiaco accelerato, la respirazione alterata, le cosiddette “farfalle nello stomaco” e sintomi psicologici, quali il pensiero orientato all’altra persona unito al desiderio costante di starle accanto ed una crescita della propria autostima.
Con il passare del tempo, i sintomi della dipendenza fisica ed emotiva dal partner vanno naturalmente a scemare in favore di un sano equilibrio, e della costruzione di una relazione stabile.
Per alcune persone, questa evoluzione fisiologica non avviene e continuano a sperimentare elevata dipendenza nei confronti del partner e della relazione che diventa così, fonte di forte insoddisfazione e sofferenza poichè le esigenze, le richieste e tutto ciò che riguarda la vita del partner, assumono un’importanza primaria, rispetto anche a sé stessi ed ai propri bisogni.
La relazione di coppia viene vissuta come l’unica condizione possibile per la propria esistenza e realizzazione.
La dipendenza affettiva è, quindi, un disturbo dell’attaccamento che coinvolge la sfera emotiva, comportamentale e cognitiva del soggetto. Essa viene classificata tra le “New Addiction”, ovvero tra le nuove dipendenze di tipo comportamentale, tra cui si ritrovano, ad esempio, anche la dipendenza da internet, la dipendenza da sesso e la dipendenza da lavoro.
Analogie con le tossicodipendenze
La dipendenza affettiva e la tossicodipendenza hanno molte analogie e sono confermate anche dai processi neurobiologici sottostanti in entrambe le forme di dipendenza.
Gli individui affetti da entrambi i tipi di dipendenza sperimentano:
- Intensa euforia quando vedono il partner simile all’euforia che caratterizza l’uso di una droga. In entrambi i casi sperimentano sofferenza alla separazione, dal soggetto in un caso e dall’oggetto in un altro, di dipendenza;
- Desiderio irrefrenabile e pervasivo per il partner, sensazione sperimentata, anche, dai tossico-dipendenti nei confronti delle sostanze (craving);
- Tendenza ad aumentare sempre più la vicinanza e il tempo trascorso con il partner, assimilabile all’aumentare progressivo della quantità di sostanza assunta da parte dei tossicodipendenti per aumentare l’effetto desiderato (tolleranza);
- Isolamento. Gli individui dipendenti mettono da parte lavoro, relazioni sociali, famiglia, ed interessi per assecondare e realizzare i bisogni del compagno, processo assimilabile all’isolamento e alla perdita di interessi dei tossicodipendenti;
- Crisi di astinenza. La fine della relazione porta i dipendenti affettivi a sperimentare astinenza con relativi sintomi fisici, quali insonnia, ipersonnia, depressione, ansia, irritabilità, proprio come avviene nelle crisi di astinenza provate dai tossicodipendenti.
Liberarsi dalla dipendenza affettiva con la terapia strategica-breve
Sebbene si possano identificare dei fattori predisponenti all’instaurarsi della dipendenza affettiva come, ad esempio, l’essere stati esposti, fin da piccoli, ad un modello di relazione genitoriale disfunzionale che porta a considerare il dolore come prezzo, più o meno inevitabile, dell’amore; scavare ulteriormente alla ricerca di cause o ragioni per cui un individuo è finito in una relazione del genere, è utile fino ad un certo punto.
Piuttosto è più saggio indirizzare le energie verso il capire come venirne fuori poichè riprendere in mano la propria vita è ben più urgente.
Il supporto di un professionista è fondamentale per allontanarsi dal bisogno compulsivo e continuo dell’altro ed a rifocalizzarsi sulle proprie potenzialità e capacità, sulle sue risorse e sui suoi progetti.
Nelle relazioni caratterizzate da dinamiche relazionali disfunzionali, talvolta, il soggetto dipendente è offuscato dalla confusione e dall’ambiguità che esperisce ed è per questo motivo che volgere l’attenzione al proprio stato emotivo ed all’osservazione delle azioni che provocano sempre le stesse reazioni automatiche nella coppia, risulta essere di grande aiuto.
In questo senso, la consapevolezza rappresenta senz’altro il primo passo verso la predisposizione a lavorare attivamente per il recupero del benessere psicologico e della propria indipendenza emotiva.
Grazie all’approccio strategico-breve, il soggetto che soffre di dipendenza affettive potrà essere supportato in un percorso in cui sarà incoraggiato dal terapeuta al cambiamento attraverso compiti volti a rompere il rigido schema di comportamenti, pensieri e di funzionamento che reggono il perdurare dei sintomi.
La guarigione è un processo complesso ma possibile che porta a sviluppare i propri punti di forza, migliorando la capacità di gestire le relazioni nel rispetto della propria individualità e dell’unicità della vita.
Dr.ssa Silvia Pericoli
Dr. ssa Cristina Colantuono
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