Ipocondria in tempo di covid-19

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L’ipocondria o Disturbo da ansia di malattia (DSM-5) è un disturbo caratterizzato dalla presenza per almeno 6 mesi di un’eccessiva preoccupazione legata alla paura di poter contrarre una malattia o la convinzione di soffrire di una grave malattia.

Quali sono i sintomi?

I pazienti mostrano costante ansia e preoccupazione per la propria salute sopravvalutando qualsiasi disturbo o sensazione anche minima, ciò può ripercuotersi negativamente su funzionamento a livello lavorativo, familiare e sociale.

Il DSM differenzia due tipologie di ipocondriaci:

  1. il tipo richiedente l’assistenza: il soggetto che si reca spesso dal medico senza mai o solo temporaneamente esserne rassicurato, richiede esami e approfondimenti spesso inutili e cambia spesso specialista di riferimento;
  2. il tipo evitante l’assistenza: chi fa di tutto per evitare visite ed esami data l’intensa ansia che il medico possa rivelare una diagnosi di grave malattia.

Le preoccupazioni riguardo i sintomi che vengono attribuiti alla malattia che il paziente sospetta di avere possono essere:

  • funzioni corporee: ritmo cardiaco, frequenza respiratoria
  • alterazioni fisiche lievi: piccole ferite, allergie
  • sensazioni fisiche vaghe, confuse, indistinte: cuore affaticato, vene doloranti

L’esordio dell’ipocondria può avvenire a tutte le età, si presenta spesso nella prima età adulta, può avere origine in seguito a eventi traumatici, ad esempio aver sofferto di malattia più o meno grave, aver conosciuto qualcuno con gravi patologie o aver sperimentato la morte di una persona cara. Il disturbo è diffuso tra 1,3 e 10% e la prevalenza e simile tra uomini e donne (DSM-5).

Ipocondria e covid-19

La pandemia ha avuto ed a tutt’ora notevoli ripercussioni sulla vita di tutti i giorni ed ha peggiorato sicuramente l’equilibrio di tutti aumentando la paura di essere contagiati o di contagiare. Tale preoccupazione ha sicuramente creato profondi cambiamenti esistenziali, andando ad influire sia sul punto di vista fisico che psichico.

Da circa due anni il COVID è diventato argomento giornaliero, in tv, al tg o programmi tv, in ambienti ricreativi, tra amici e collegi, ormai ovunque e per chiunque è un pensiero costante, una preoccupazione comune che genera stress.

Secondo gli esperti della Società Italiana di Psichiatria (Sip) tutto questo ha generato una nuova forma di ipocondria da Covid che rende le persone molto più sensibili.

E ad alimentarla c’è proprio il dispendio di tempo ad attenzionare ed analizzare i minimi sintomi (uno starnuto, una tosse, una febbricola), che magari prima si definivano “mali di stagione”, che ha generato una sorta di ansia generalizzata che non permette di pensare al fatto che in questo modo non si fa altro che alimentare la paura.

A prescindere dai rischi concreti, il consiglio più valido è quello di vivere questa condizione nel modo più lucido possibile, adottando le misure di prevenzione ed essendo poi fiduciosi che si è fatto il possibile per evitare il rischio.

Dott.ssa Marika Pesarini

Dott.ssa Cristina Colantuono

Bibliografia

Ipocondria, cos’è e come combatterla? 10-08-2021 www.humanitas-care.it

Ipocondria al tempo della emergenza COVID. Gli ipocondriaci hanno vissuto l’esperienza del lockdown in modo più drammatico rispetto ad altri. 19-27-07-2020www.harmoniamnentis.it

Skytg24. Allarme degli Psichiatri, incombe la minaccia di una ipocondria da covid. 25-01-2022 tg24.sky.it

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