L’esperienza emozionale correttiva

0

 Oggi i problemi personali e relazionali, grazie all’avanzare della ricerca in psicologia, non richiedono necessariamente interventi lunghi e costosi.

In particolare, l’approccio strategico è caratterizzato da strategie di intervento specifiche e mirate, capaci di produrre importanti cambiamenti, mutamenti rapidi e risolutivi che scavano fino alla radice del problema smantellandone i meccanismi e le logiche che lo mantengono in vita.

Sono i cambiamenti stessi, poi, che rivelano al paziente come gli stessi “sistemi umani” hanno costruito le difficoltà e le hanno mantenute in vita: l’uomo può infatti tentare di risolvere i suoi problemi cercando, innanzi tutto, di “conoscerli” e di “comprenderli” a pieno proprio mediante quelle situazioni che li hanno posti in essere.

Da questo punto di vista, l’approccio strategico ha introdotto una prospettiva “innovativa” e “rivoluzionaria” rispetto alle precedenti scuole di pensiero.

In che modo avviene il cambiamento?

Fu il famoso psicoanalista F. Alexander a parlare per la prima volta di “esperienza emozionale correttiva”: è importante che il paziente modifichi la propria visione della realtà attraverso esperienze emotive concrete. Watzlawick e Nardone hanno ripreso tale concetto rendendolo il fulcro centrale su cui si basa la terapia breve strategica.

Per saperne di più, leggi l’articolo della Dott.ssa Federica Cicchelli!

 

Dr. Roberta Parrilli

Dottore in Psicologia

Lascia una risposta