Dongiovannismo, tra letteratura e realtà

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Don Giovanni, il mitico seduttore dell’opera e della letteratura europea dalle origini antiche (nato nel lontano 1632), reso poi famoso dalla rinomata opera lirica Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni di W. A. Mozart, rappresenta un personaggio senza dubbio unico e peculiare.

Egli è penetrato nella tradizione tanto da essere considerato sinonimo di sciupafemmine e donnaiolo. Ma è davvero da considerarsi solo come un personaggio letterario?

In realtà no, come testimoniano sessuologi e psicologi, il personaggio prende vita da un quadro patologico denominato, non a caso, Dongiovannismo.

In cosa consiste il Dongiovannismo?

Con il termine Dongiovannismo si intende uno stato patologico caratterizzato dalla pervasiva necessità di sedurre tutte le donne che il soggetto incontra. Anche se spesso il corteggiamento sfocia nell’atto sessuale, esso non rappresenta il reale obiettivo, lo scopo ultimo è il successo della conquista, la quale riveste un ruolo fondamentale di natura ossessiva.

Da un punto di vista psicologico, dietro la maschera dell’infallibile seduttore si nasconde spesso un soggetto insicuro, dotato di una bassa autostima che ricerca la sua identità attraverso la sua conferma grazie alla buona riuscita della conquista.

A tal proposito, è stato proposto anche il termine “bulimia erotica” che indica proprio il connubio tra la conoscenza impeccabile dell’arte della seduzione e l’incapacità radicata di abbandonarsi definitivamente all’amore.

Non si tratta dunque di “amore” quanto piuttosto di paura verso il partner e del controllo che sono in grado di esercitare su di lui. Sentimento che viene puntualmente esorcizzato attraverso la messa in atto del rituale seduttivo.

L’unico sentimento d’amore che l’individuo riesce a provare è autodiretto, a conferma della sua natura narcisista e ciò comporta un’inevitabile sterilità di sentimenti, con la conseguente superficialità nei rapporti.

Non esiste relazione, il partner, bello, brutto, giovane o vecchio, serve solo da strumento per rafforzare l’ego del Don Giovanni, in un circolo infinito che conferisce una illusoria conferma di esistere.

Altri tratti caratteristici

In aggiunta a queste peculiarità, si riscontrano altre caratteristiche che aiutano a inquadrare meglio questo personaggio:

– menzogna patologica

– senso di onnipotenza

– comportamento infantile

– depressione non manifesta

– rivalità e competitività verso gli altri uomini

– tendenza a idealizzarsi

– assenza di empatia

È interessante anche considerare alcune correnti di pensiero, secondo le quali il Don Giovanni sarebbe alla ricerca della madre mai dimenticata e dunque vittima di questa compulsione sessuale. Nel partner momentaneo viene ricercata la madre idealizzata, cioè una figura che lo comprenda, lo accolga e lo ami come una madre.

Per il superamento del complesso, i sostenitori di questa ipotesi consigliano solitamente un percorso di analisi terapeutica che approfondisca il rapporto tra madre e figlio, comprendendo anche un più generico esame del contesto familiare.

Dongiovannismo e omosessualità: relazione possibile?

È stata avanzata l’ipotesi secondo cui, in alcuni casi, questo fenomeno possa essere ricollegato ad una omosessualità latente. Il soggetto manifesterebbe questa irrefrenabile compulsione nel sedurre donne di ogni genere solo per rifiutare la propria omosessualità poichè percepita come inaccettabile.

Dunque si potrebbe ricollegare il fenomeno del Dongiovannismo ad una profonda confusione circa l’identità sessuale dell’individuo ed alla costruzione di una “vita di facciata”, necessaria per mantenere l’apparenza dell’immagine virile di seduttore.

Spesso anche la psichiatria ricollega questa sindrome a una fuga dagli impulsi omosessuali, messa in atto attraverso il mantenimento di caratteristiche sadiche e pregenitali.

Altre forme del Dongiovannismo

Nonostante la sindrome del Don Giovanni sia riconducibile al sesso maschile, esiste anche la sua variante femminile, ossia il Complesso di Messalina.

In psicologia non esiste una definizione univoca: la donna che presenta tale complesso potrebbe essere una ninfomane alla ricerca ossessiva del piacere sessuale oppure potrebbe perseguire esclusivamente la soddisfazione della fase iniziale di seduzione erotica e conquista. In entrambi i casi viene comunque riconosciuta la presenza e l’importanza della ricerca compulsiva di nuovi partner da sedurre.

Infine esiste anche una forma denominata “Dongiovannismo del successo”, nella quale la ricerca compulsiva del partner da sedurre è sostituita dalla spasmodica conquista del successo. Infatti, questi individui sono spinti dalla necessità di accumulare successi in sequenza, solitamente per cercare di porre rimedio a fallimenti precedenti, ricollegati anche a sensi di colpa e inferiorità.

 

Dott.ssa Cristina Colantuono

Dott.ssa Matilde Torrisi

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