Ti senti male, fai il tampone per il Covid19 e ti dicono che sei positivo.
Che succede ora nella tua mente? Quali emozioni sono “normali” e quali devono preoccuparti? Come reagire per non perdere la testa?
La tua reazione probabilmente seguirà il modello psicologico a 5 fasi della psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross, che ha teorizzato il cammino di accettazione di un lutto ed in questo caso per “lutto” si intende un qualsiasi evento traumatico che cambia profondamente l’esistenza di una persona. Conosci questo modello e prova a riconoscere le emozioni che provi!
L’ordine in cui si presentano le fasi non è rigido, le esperienze possono manifestarsi in un ordine differente o addirittura sovrapponendo alcune fasi:
1) Fase della negazione o del rifiuto: Non riesci a credere a quello che sta succedendo, vorresti chiedere un altro tampone di conferma, puoi arrivare a pensare che il primo fosse difettato. Questa reazione tipica di negazione e incredulità è un modo che abbiamo per proteggerci dalla grave notizia, dall’ansia che essa può scaturire. In genere questa prima fase aiuta a prendersi del tempo per elaborare la situazione;
2) Fase della rabbia: Non puoi più negare quello che sta accadendo ed adesso subentra la rabbia. Ma provi anche tanta paura anche se, a volte, rimane nascosta. Possono nascere delle domande come “Perché sta succedendo proprio a me?” che ti fanno sentire sfortunato e solo al mondo. È una fase molto delicata di elaborazione della situazione, che può sfociare nella richiesta di aiuto, nella chiusura al problema e in sé stessi.
3) Fase del patteggiamento: cominci a riflettere ed organizzarti, a porre speranza nelle medicine e nel personale sanitario, nella fede o nel supporto dei familiari. Puoi avere pensieri del tipo “Se mi curo dal coronavirus, poi potrò fare… o ritornare a fare…”. Tramite questa fase puoi cominciare a prendere in mano la tua vita, che finora sembrava andare a rotoli.
4) Fase della depressione: rimanere in quarantena fa prendere consapevolezza delle perdite che questo virus ti sta facendo subire. In questa fase puoi sperimentare una forma di depressione che ha la funzione di preparazione ai cambiamenti, o reattiva, di presa di coscienza che alcuni elementi di sé come l’immagine, alcune relazione sociali andranno a scemare, a cambiare attraverso i nuovi mezzi di comunicazione o ad interrompersi per la paura del virus.
5) Fase dell’accettazione: ora arrivi ad accettare la tua condizione, elaborare ciò che sta succedendo e prendere le giuste misure per prepararti a quello che comporterà. Spesso vivi momenti di lunghi silenzi, alternati al bisogno di lunghe conversazioni. Nelle condizioni più gravi questa è la fase in cui si arriva a pensare al testamento o lasciare oggetti e compiti a persone di fiducia.
Questo modello è un’indicazione teorica e generale, affrontare una malattia è un’esperienza soggettiva e unica, piena di emozioni forti e fasi difficili da affrontare. Poter contare sulla vicinanza e sulla presenza dei propri cari, di un amico o di uno psicologo è fondamentale a volte: una parola amica, un sorriso o un abbraccio virtuale possono aiutare in questo periodo difficile.
Se ciò non è sufficiente e ti senti incastrato in una di queste fasi o in una situazione difficile che non riesci ad elaborare, telefona al numero 340-6611907 tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 per parlarne con un professionista.
Dr. Cristina Colantuono
Dr. Giada Todesco
Bibliografia
Kübler-Ross, E., & Kessler, D. (2005). On grief and grieving: Finding the meaning of grief through the five stages of loss. Simon and Schuster.
Kübler-Ross, E., Wessler, S., & Avioli, L. V. (1972). On death and dying. Jama, 221(2), 174-179.