Molto spesso, quando si vive una situazione problematica, si tenta di volerla risolvere nei modi sbagliati: chi soffre è portato a mettere in atto sempre gli stessi comportamenti illudendosi che la situazione possa cambiare.
Ma una citazione famosa insegna che “follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti”!
Proprio a questo proposito si è parla di “tentata soluzione” cioè una strategia utilizzata con l’obiettivo di risolvere una situazione ma che invece la mantiene o addirittura l’accentua.
Le “tentate soluzioni”, più precisamente, rappresentano quelle specifiche reazioni e quei particolari comportamenti messi in atto dalle persone per affrontare le difficoltà con sè stessi, con gli altri e con il mondo, rappresentano parte di quel bagaglio di strumenti che si sono costruiti nella vita e che bene o male sono stati utilizzati per risolvere i problemi.
Per le situazioni più complesse, gli strumenti di sempre però possono non avere effetto ed anzi reiterano le stesse dinamiche esasperando e peggiorando ancor di più i modelli disfunzionali di interazione con la realtà.
Il terapeuta strategico, durante la sua formazione, impara ad interrompere il sistema delle “tentate soluzioni”, proponendo alternative di risoluzione più adeguate come le “prescrizioni comportamentali”, per esempio, che rompono il circolo vizioso che il paziente stesso ha creato.
Sotto questo punto di vista è di fondamentale importanza il concetto di “ristrutturazione terapeutica”: il paziente può modificare la sua visione della realtà attraverso i suggerimenti e le soluzioni alternative proposte dal terapeuta.
Per approfondire l’argomento, continua con la lettura dell’articolo della Dott.ssa Angela Noviello.
Dr. Roberta Parrilli
Dottore in Psicologia